IL PROGETTO
SOGGETTO PROPONENTE
Associazione “Palazzo Ferrante”, Piazzetta del Colle 4, 67050 Civita D’Antino (AQ), nella qualità di soggetto Comodatario dell’unità immobiliare Palazzo Ferrante
PARTNER ASSOCIATI
Comune di Civita D’Antino via Genova, 1, 67050 Civita D’Antino (AQ)
Fondazione “Gerardino Romano”, Piazzetta Gerardino Romano, n.15, 82037 Telese (BN)
SKOVGAARD MUSEET, Domkirkestræde 2, 8800 Viborg, Danimarca
BORNHOLMS KUNSTMUSEUM, Otto Bruuns Pl. 1, 3760 Gudhjem, Danimarca
Accademia di Belle Arti di Roma, via Ripetta 222, 00186 Roma
PROJECT MANAGEMENT
Novareckon srl, via Bovio 6, 28100 Novara (NO)
PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI
Arch. Luca Scalvedi,
lucascalvedi@campoarchitetti.it
Il Palazzo Ferrante, rappresenta importante fabbricato d’interesse storico-artistico, testimonianza ineludibile della memoria locale ed espressione di rilevante valore simbolico.
L’immobile è in disuso da decenni e necessita, pertanto, di un intervento di complessivo e radicale restauro, al fine di consentirne la fruibilità da parte della cittadinanza. A fronte di tale condizione, si intende avviare un’azione di ripristino e conservazione di tale patrimonio civico e culturale locale, sperimentando una forma di collaborazione tra pubblico e privato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 118, comma 4, della Costituzione, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. La prevista collaborazione tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione si baserà su di una visione di leale collaborazione volta a garantire la migliore realizzazione del progetto, conformando l’attività ai principi dell’efficienza, sussidiarietà, economicità, trasparenza e qualità, e ispirando le reciproche relazioni ai principi di fiducia reciproca, responsabilità, sostenibilità, proporzionalità, mediante piena e tempestiva circolarità delle informazioni, valorizzando il pregio della partecipazione.
Obiettivi specifici del progetto sono:
- il restauro, la tutela e la valorizzazione socio-economica e culturale dell’edificio storico “Palazzo Ferrante”, comprensivo dell’attigua Cappella del SS. Concezione;
- l’implementazione di sinergie tra le varie eccellenze e competenze professionali e tecnologiche volte ad innescare una crescita economico-sociale del luogo attraverso la promozione della cultura, del turismo e dell’impresa artigianale locale di alto valore aggiunto;
- la promozione di un approccio di governance partecipativa, aperta e sociale, basata su di una visione di amministrazione condivisa, ispirata alla trasparenza ed al coinvolgimento della comunità locale nei processi decisionali quale strumento di stimolo di un senso identitario e di appartenenza dell’individuo alla cosa pubblica.
- la valorizzazione della formazione e della divulgazione, soprattutto verso le nuove generazioni, mediante lo sviluppo di un cantiere didattico incubatore di attività artistiche giovanili connesse al bene recuperato;
- il recupero del patrimonio storico e culturale del borgo di Civita d’Antino mediante un approccio di progettazione sistemica che vada oltre la mera ottica di conservazione preventiva dell’edificio Palazzo Ferrante, bensì proponendo di ricreare, in linea di continuità con la storia del posto, un legame extra muros tra il Palazzo e il suo territorio, ricercando quel fil rouge che legava la famiglia aristocratica alla comunità nella quale essa viveva. Un legame intriso di elementi culturali, antropologici e naturalistici appartenenti alla ben più ampia area regionale della Marsica in cui i Ferrante si muovevano e che, nonostante le difficoltà di una tipica area montana, riuscirono a conoscere ed apprezzare, riportandoli all’interno di un modello del tutto peculiare di civiltà in linea con standard elevatissimi di cultura urbana.